Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Statale 640, da Canicattì a Favara aree di sosta piene di rifiuti

Piazzole di sosta sporcate da rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, che vengono abbandonati da incivili. Una presenza vecchia anche di mesi. L’ultimo intervento a cavallo del passaggio dell’anno dopo una serie di segnalazioni e lamentele degli stessi automobilisti amplificate dai social e dagli organi di informazione. Ad essere interessate soprattutto le piazzole di sosta della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta nel tratto compreso tra gli svincoli di Canicattì nord e Favara.

Anche se ha il tono di una provocazione qualcuno suggerisce di includere queste piazzole nei turni di raccolta dei rifiuti nei territori di competenza. Una situazione difficile da realizzare se non impossibile soprattutto perché i cumuli non sono differenziati per tipologia di rifiuti ma soprattutto perché sono numerosi quelli inquinanti e financo tossici. La situazione resta preoccupante nonostante i periodici interventi di pulizia straordinaria effettuati da personale e mezzi dell’Anas con la collaborazione dei mezzi e del personale che in provincia gestiscono l’igiene ambientale nei diversi comuni. Il problema si ripropone in maniera costante. La situazione è ancora più grave e preoccupante ungo il vecchio tracciato della Statale 640 dove i rifiuti, pericolosi e tossici, vengono pure incendiati dopo l’abbandono ed il mancato intervento di tempestiva bonifica.

Anche la strada complanare che dalla 640 attraverso il bivio Aragona-Favara porta alla «Stele Livatino» di contrada S. Benedetto, dove il 21 settembre 1990 venne ucciso il giudice Rosario Livatino che il prossimo 9 maggio sarà ufficialmente e solennemente beatificato, è piena di rifiuti che non saranno un bel biglietto da visita del territorio per autorità e fedeli che si recheranno in quei luoghi per rendere omaggio al primo magistrato elevato agli onori degli altari.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento e Caltanissetta-Enna del Giornale di Sicilia.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia