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Palermo, per l'omicidio di un imprenditore chiesti 5 anni ad un ex poliziotto poi pentito

Pasquale Di Salvo

Cinque anni di reclusione per l’ex poliziotto mafioso, poi pentito, Pasquale Di Salvo, 59 anni, reo confesso dell’omicidio di Vincenzo Antonio Di Girgenti, commesso ad Alessandria della Rocca il 13 settembre 1994.

Sono stati chiesti dal pm della Dda Gaspare Spedale a conclusione della requisitoria del processo, in corso con rito abbreviato, davanti al gup di Palermo, Annalisa Tesoriere, per l’ex agente che negli anni Ottanta fece da scorta al giudice Giovanni Falcone e poi fu buttato fuori dalla polizia dopo essere stato sorpreso in compagnia di un rapinatore in Svizzera.

La pena proposta nei suoi confronti è molto contenuta per via delle attenuanti speciali previste dalla legge sui collaboratori di giustizia che si sommano a quelle del giudizio speciale. Di Salvo, oggi detenuto dopo una condanna per associazione mafiosa ed estorsione, ha da tempo deciso di collaboratore con la giustizia e ha confessato alla Dda di Palermo, di essere responsabile, insieme a Luigi Panepinto, Maurizio Panepinto e Calogero Panepinto, dell’omicidio di Vincenzo Antonio Di Girgenti.

L’omicidio, commesso dietro compenso, sarebbe la risposta armata al precedente delitto di Ignazio Panepinto, familiare degli altri presunti complici da lui tirati in ballo ma, al momento, fuori dall’inchiesta.

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