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Porto Empedocle, pugni e minacce di morte per un finanziamento: 58enne a giudizio

Pugni, minacce di morte e un colpo alla testa con una bottiglia di vetro. Voleva farsi giustizia da se un uomo che era convinto che la vittima, che aveva fatto da intermediario per un finanziamento, si fosse appropriato di duemila euro.

Il giudice dell'udienza preliminare Alessandra Vella ha deciso di rinviare a giudizio di Alfonso Vellenti, 58 anni, di Porto Empedocle, accusato di tentata estorsione, lesioni aggravate e "porto ingiustificato di arma atta a offendere". L'imputato comparirà il prossimo 12 maggio davanti al tribunale collegiale per la prima udienza del dibattimento.

Secondo l'ipotesi del pm, Vellenti dopo avere contrattato con un intermediario finanziario un prestito, avrebbe preteso la restituzione di 2.000 euro che, invece, la banca aveva trattenuto per saldare un precedente prestito. L'intermediario sarebbe stato aggredito varie volte e anche minacciato telefonicamente.

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