L’amica del figlio resta sola in casa con lui e ne approfitta per farla bere, denudarla e palpeggiarla: con queste accuse un sessantenne di Canicattì è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata. A decidere il rinvio a giudizio di Michele Sammartino, lo scorso 12 ottobre, è stato il gup Luisa Turco.
In mattinata, davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, è iniziato il processo con la richiesta del pubblico ministero Gloria Andreoli e del difensore dell’imputato - l’avvocato Diego Giarratana - di ammissione dei rispettivi mezzi di prova e il collegio ha fissato al 3 marzo l’audizione dei primi testi della Procura.
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