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Minacce a un imprenditore per firmare un contratto, condannato ex assessore di Naro

Il Comune di Naro

Un anno e 4 mesi di reclusione: è la pena inflitta all’ex assessore del Comune di Naro, Francesco Lisinicchia, accusato di avere fatto pressioni su un imprenditore per costringerlo a stipulare un contratto per un servizio di vigilanza con la società di cui l’allora componente della giunta era dipendente con mansioni dirigenziali.

Lo ha deciso il gup di Agrigento Stefano Zammuto al termine del processo con rito abbreviato: la pena, quindi, sarebbe stata superiore di un terzo se i difensori - gli avvocati Diego Giarratana e Antonio Panico - non avessero scelto il giudizio alternativo. Lisinicchia è stato riconosciuto colpevole di «induzione indebita a dare o promettere utilità».

In particolare, l’ex assessore avrebbe minacciato l’imprenditore Giuseppe Romano, che aveva in appalto un servizio di nettezza urbana in paese, in maniera velata ma neppure troppo, per costringerlo a stipulare il contratto di guardania facendogli presente che avrebbe rischiato grosso se avesse tenuto i mastelli per strada e millantando anche amicizie mafiose che gli avrebbero garantito protezione se si fosse prestato ad assecondare la sua richiesta.

Lisinicchia, il primo dicembre del 2018, finì agli arresti domiciliari. L’inchiesta era scattata dopo che l’imprenditore lo aveva denunciato ed erano state attivate le intercettazioni.

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