Hanno ripulito la foce del fiume Platani per evitare di inquinare il mare. Sono i volontari di Marevivo che si sono resi protagonisti di una grande operazione di bonifica ambientale. L’arrivo delle piogge ha portato con sé anche una enorme quantità di rifiuti: 400 chili, per l’esattezza, trasportati dal fiume Platani in Sicilia e bloccati dalla prima barriera siciliana «acchiappa-plastica». Non arriveranno mai al mare. La barriera è stata installata alla foce del fiume Platani in provincia di Agrigento. L’iniziativa di Marevivo, realizzata con il sostegno della Fondazione con il sud e di una fitta rete di partner sul territorio, ha permesso di raccogliere e smaltire ogni genere di rifiuto: contenitori di prodotti per l’agricoltura, bidoni, flaconi di plastica, bottiglie di vetro e di plastica, cassette di plastica, polistirolo e rifiuti ingombranti. «L’80% dei rifiuti marini, di cui una gran parte è plastica, è trasportata in mare dai corsi d’acqua – dichiara Fabio Galluzzo, vicepresidente di Marevivo e responsabile di Marevivo Sicilia – le barriere blocca plastica possono costituire un efficiente sistema inibitivo per la riduzione dell’inquinamento marino. Tutti i rifiuti periodicamente recuperati al Platani saranno correttamente differenziati e smaltiti grazie all’intervento dei servizi integrati di igiene ambientale del Comune di Ribera e ciò contribuirà efficacemente a frenare una parte del degrado che logora la bellezza dell’habitat fluviale e marino e della Riserva della Foce del Fiume Platani». Ma la barriera non è l’unico sistema di monitoraggio che si sta sperimentando lungo il Platani. Infatti in occasione di un incontro nell’ambito dell’organizzazione dei tavoli tematici del Progetto Halykòs, Arpa Sicilia e l’Associazione Marevivo hanno concordato un programma di Educazione Ambientale e di Monitoraggio Ambientale come ulteriore azione a supporto dell’iniziativa. L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia