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Sparò all'ex marito della compagna, condannato a 10 anni ad Agrigento

I giudici della terza sezione penale della Corte di appello di Palermo, presieduta da Antonio Napoli, hanno confermato la sentenza di condanna, emessa dai giudici del tribunale di Agrigento lo scorso 6 dicembre, nei confronti del trentaseienne Gianluca Scaccia, di Canicattì, accusato di tentato omicidio nei confronti di Vincenzo Curto, 33 anni, ex marito della sua nuova compagna che, secondo quanto accertato dal processo, avrebbe tentato di riallacciare una relazione con la donna, provocando la sua gelosia.

Scaccia, difeso dall’avvocato Angela Porcello, avrebbe usato una pistola illegale e sparato alle gambe e al fianco del 'rivale' davanti alla propria abitazione di campagna dove furono ritrovate delle ogive. L’agguato è avvenuto il 22 giugno 2017 nei pressi di contrada Montagna.

Ad accusarlo, in un primo momento, fu la stessa vittima prima di fuggire all’estero, sottrarsi alla testimonianza, e poi, dopo un anno di ricerche estese in Germania, ritrattare al processo dicendo di essere stato ferito da alcuni proiettili vaganti. La difesa aveva chiesto di riaprire l’istruttoria per sentirlo nuovamente in aula. La Corte ha rigettato e confermato il verdetto come chiesto dal sostituto procuratore generale Emanuele Ravaglioli.

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