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Contagi ancora in crescita in provincia, l'Asp di Agrigento cerca 40 medici

Mentre l’Asp recluta 40 medici – con contratto «Co.co.co» di 6 mesi – da inserire nelle unità operative di Medicina legale degli ospedali dell’Agrigentino, per far fronte al crescente numero di ricoverati e di coloro che avranno bisogno di essere assistiti, i sindaci anche ieri hanno comunicato nuovi casi di contagio da Covid-19 e hanno preso decisioni delicate.

A Menfi s’è registrata un’ennesima – per la provincia – tragedia: è morto il suocero del sindaco, Marilena Mauceri, che era stato ricoverato, dopo essere risultato positivo al virus, all’ospedale «Giovanni Paolo II» di Sciacca.

In relazione all’aggravarsi della pandemia e per ottimizzare la gestione delle risorse e dei posti letto disponibili all’interno dei reparti dedicati alla Sars Cov2 delle strutture ospedaliere, l’assessorato della Salute ha fissato i criteri di identificazione dei setting assistenziali per una gestione del quadro clinico della malattia da Covid19 – scrivono dall’Asp – basata sulla gravità individuando queste tipologie di pazienti: paziente asintomatico positivo al test, per strutture dedicate a bassa intensità di cura, in regime di isolamento, e paziente con malattia lieve con sintomi respiratori e sistemici e quadro clinico stabile. Una differenziazione che, di fatto, serve a stabilire, per i medici, come comportarsi. Ma aumentano, anche ad Agrigento e provincia, il numero di casi –di questi due tipi di pazienti - che necessitano di ricovero negli ospedali di Agrigento, Canicattì, Licata, Sciacca e Ribera.

La notizia completa nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia. 

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