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Ridotto in fin di vita per 20 euro, tre arresti a Ravanusa

Lo hanno picchiato fino a ridurlo in fin di vita solo per non restituirgli 20 euro. La vittima, un 19enne, lo scorso 15 ottobre è stato trovato in una pozza di sangue e dopo un primo ricovero all’ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì è stato trasferito in Rianimazione al "San Giovanni di Dio" di Agrigento dove ha anche subito un delicato intervento chirurgico.

La sua colpa l'aver chiesto ripetutamente la restituzione di 20 euro. A picchiarlo con violenza tre fratelli di origini rumene, fra cui una donna di 44 anni che si sono scagliati contro il connazionale e lo hanno massacrato a calci, pugni e con un bastone.

A condurre le indagini i carabinieri della stazione di Ravanusa, coordinati dal comando compagnia di Licata. L'attività investigativa ha permesso di arrivare all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. A firmare i provvedimenti, su richiesta del pm Sara Varazi, è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento Alessandra Vella.

In carcere sono finiti i fratelli Petru Ciprian Ursu, 40 anni, Mihaela Gabriela Buluc, 44 anni e Ioan Mindirigiu, 42 anni. Gli indagati hanno nominato quali difensori di fiducia gli avvocati Angela Porcello e Stefano Argento. All’identificazione dei tre braccianti agricoli si è arrivati grazie alle dichiarazioni della vittima che, dopo il pestaggio in strada, ha subito un delicato intervento chirurgico per la compressione della pleura.

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