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Mafia a Licata, Semprevivo resta in carcere: accusato di estorsione aggravata

Raimondo Semprevivo

Rigettato il ricorso per l'imprenditore Raimondo Semprevivo, arrestato nell’operazione "Assedio" che ha disarticolato la nuova famiglia mafiosa di Licata. L'ordinanza cautelare in carcere diventa definitiva anche per l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il quarantasettenne, in particolare, nel 2018, aveva un credito di 10mila euro nei confronti di un imprenditore alle cui dipendenze aveva lavorato, in Germania, senza essere retribuito. Per ottenere i soldi avrebbe fatto, quindi, intervenire il capomafia Angelo Occhipinti, compagno della madre.

La prima volta, la Cassazione aveva disposto l’annullamento con rinvio dell’ordinanza che, tuttavia, è stata poi confermata dal Riesame.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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