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Esce dal carcere e torna a minacciare la ex, condannato ad Agrigento

Esce dal carcere e torna a perseguitare la ex. Alessandro Rizzo, 27 anni, arrestato lo scorso 13 agosto per aver minacciato la ex di sfigurarla con l'acido, due mesi dopo ha tentato di sfondarle a calci il cancello di casa.

L'uomo è stato condannato per direttissima con l’accusa di violazione della sorveglianza speciale. Il giudice monocratico Agata Anna Genna gli ha inflitto un anno e quattro mesi di reclusione: quattro mesi in meno di quanto aveva chiesto, poco prima, durante la requisitoria, il pubblico ministero Antonella Carrozzieri.

Il giovane, già condannato a un anno e dieci mesi di reclusione per stalking all’ex compagna e rinviato a giudizio per maltrattamenti sempre nei suoi confronti, avrebbe cercato di sfondare a calci e pugni il cancello di ingresso della casa della donna per riprendersi il figlio.

Il difensore, l’avvocato Calogero Lo Giudice, aveva chiesto al tribunale di contenere la pena sottolineando che si era trattato "di un gesto di esasperazione". A fare scattare l’allarme è stato il segnale gps del braccialetto elettronico che gli era stato applicato, dopo la scarcerazione, per controllare che rispettasse il divieto di avvicinamento alla vittima.

Rizzo, il 24 febbraio dell’anno scorso, era stato arrestato dalla polizia alla stazione di Roma Est. "Vengo a trovarti e ti butto l’acido in faccia, così ti sfregio a vita" - le avrebbe scritto prima di raggiungerla. Ad agosto la nuova irruzione violenta. Nelle scorse ore, intanto, il tribunale del riesame ha confermato la custodia in carcere.

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