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Perseguita e minaccia la ex, condannato 27enne agrigentino

Confermata dalla Corte di appello di Palermo la sentenza, emessa il 12 novembre dello scorso anno dal gup di Agrigento Stefano Zammuto, che condanna ad un anno e 10 mesi di reclusione, per l’accusa di stalking nei confronti della propria compagna che lo aveva lasciato, l'agrigentino 27enne Alessandro Rizzo.

Rizzo fu arrestato il 6 febbraio dell’anno scorso dalla polizia alla stazione di Roma Est, appena sceso dal bus proveniente da Agrigento, dove avrebbe voluto portare a termine la vendetta che aveva premeditato nei confronti della ex che si era trasferita lì insieme al loro figlio per sfuggire alle sue violenze e alle sue minacce.

"Ti sciolgo la pelle come la cera", le avrebbe anche detto in una circostanza. Il difensore di Rizzo, l’avvocato Calogero Lo Giudice, aveva chiesto ai giudici di limitare la pena anche alla luce della confessione e della richiesta di perdono fatta pubblicamente in udienza. Rizzo è stato condannato anche a risarcire la presunta vittima delle persecuzioni e l’associazione "Insieme a Marianna", nata per ricordare la figura di Marianna Manduca, assassinata dall’ex marito nonostante l’avesse denunciato numerose volte, che si sono costituite parte civile e sono state assistite dall’avvocato Consuelo Alonge.

Rizzo, peraltro, si trova in carcere dallo scorso 13 agosto, quando avrebbe cercato di sfondare a calci la porta di casa dell’ex compagna violando il divieto di avvicinamento alla vittima che gli era stato applicato dopo la scarcerazione.

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