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Porto Empedocle, 150 migranti nella struttura inagibile: il sindaco prova a fermare lo sbarco

I 150 migranti trasferiti da Lampedusa a Porto Empedocle

Raffica di sbarchi a Porto Empedocle. Dopo i 760 migranti arrivati con la nave Rhapsody, nella notte sono giunte altre 150 persone, approdate con la nave di linea Sansovino. Anche questo gruppo di migranti è stato trasferito, come il primo, dall’hotspot di Lampedusa che è arrivato a toccare anche 1200 persone dopo gli ultimi sbarchi.

Tra le persone giunte nella notte nella cittadina agrigentina, tante famiglie e diversi minorenni. Per accogliere i 150 migranti è stato necessario riaprire la tensostruttura che era stata chiusa il mese scorso dopo la visita del viceministro dell’Interno Vito Crimi e quella successiva dell’assessore regionale alla Salute, Razza. E ciò nonostante fosse stata dichiarata "non idonea" ad accogliere i migranti.

Una decisione che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina che annuncia di voler parlare con il ministro Lamorgese dopo aver provato a bloccare i trasferimenti. "Mi avevano detto che la tensostruttura non sarebbe stata più riaperta, perchè vietata. Chiamerò il ministro degli Interni per capire cosa sta accadendo. Adesso basta", dice.

La tensione era già palpabile ieri dopo la decisione di rilasciare circa 500 migranti che hanno già effettuato la quarantena. I migranti, con l'ordine del questore di Agrigento di lasciare entro 5 giorni il territorio italiano, a piedi, si sono diretti verso Agrigento dove, fra la stazione ferroviaria e il terminal degli autobus interurbani, sono tutti in attesa di prendere i primi mezzi disponibili per raggiungere il nord. La maggior parte di loro vuole raggiungere la Francia per ritrovare i familiari che si sono trasferiti da tempo.

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