Parole inquietanti quelle indirizzate al sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura. In una mail recapitata all’indirizzo telematico dell’ufficio protocollo del Comune al primo cittadino sono state inoltrate minacce a lui e alla sua famiglia. Gli è stato augurato il male a lui ed ai suoi familiari» e di «andare all’inferno».
Nella mail, resa nota dallo stesso sindaco ieri mattina dopo aver presentato una denuncia all’autorità giudiziaria, si parla «di delitti contro gli innocenti».
Di Ventura si è detto amareggiato. «Ricevere mail del genere – ha commentato Di Ventura - lascia basiti e sgomenti. Poi il tuo pensiero va ai tuoi cari e vieni sopraffatto da rabbia e preoccupazione. In questi anni complicati e faticosi ho sempre dato il massimo accettando, come è giusto che sia, giudizi e critiche. Ma
poi i limiti vengono superati, giorno dopo giorno, da una campagna d’odio, che spesso è camuffata da altro. La fede in Dio mi fa stare tranquillo, mentre la giustizia dello Stato saprà dare la giusta risposta a chi è indegno di essere definito umano. Con coscienza e nel rispetto del ruolo che rivesto, sapendo di non aver mai fatto del male a nessuno, sempre più forte».
L'articolo completo di Paolo Picone nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.
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