Nessun danno all'erario alla provincia di Agrigento. L'ex presidente Eugenio D'Orsi è stato assolto dalla Corte dei Conti.
La vicenda risale al 2014, quando la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, aveva accolto parzialmente le istanze della Procura, condannando in primo grado l'ex Presidente della Provincia regionale (oggi "Libero Consorzio Comunale di Agrigento di Agrigento"), Eugenio Benedetto D’Orsi, il vice segretario della Provincia, Ignazio Gennaro e la funzionaria Giuseppina Miccichè al pagamento, rispettivamente, di 24.127,72 euro, 11.224,74 euro e 837,33 euro, a titolo di risarcimento per varie partite di danno arrecate all’Ente, derivanti da presunti indebiti rimborsi di spese per cene e pranzi ed altre varie spese di rappresentanza che, secondo il Giudice di primo grado, non apparivano riconducibili ad attività istituzionali nè supportati da congrue motivazioni.
D’Orsi, Gennaro e Miccichè hanno effettuato ricorso contestando le statuizioni di condanna emesse a loro carico dal Giudice di primo grado ed evidenziando, tra l'altro, che i medesimi fatti contestati dalla Procura in sede di giudizio contabile costituivano oggetto anche di procedimenti penali, al tempo ancora pendenti con riferimento alle posizioni di D’Orsi e Gennaro; ragion per cui, il giudizio d’appello pendente dinanzi alla Corte dei Conti veniva sospeso in attesa della definizione, con sentenze passate in giudicato, dei procedimenti penali pendenti, consideratane l’essenziale rilevanza nell’ambito del giudizio di responsabilità amministrativa per danno erariale dinanzi al giudice contabile.
Una volta tutti definitivamente prosciolti in sede penale i legali di D’Orsi, Gennaro e Miccichè hanno ribadito la totale coincidenza tra i fatti materiali oggetto del complessivo e favorevole vaglio da parte del Giudice penale e quelli contestati dalla Procura della Corte dei Conti, ragion per cui le statuizioni di condanna al risarcimento dei danni in favore della ex Provincia regionale di Agrigento emesse in primo grado a carico degli appellanti dovevano essere integralmente riformate.
La sentenza penale aveva assolto tutti gli accusati "perchè i fatti non sussistono". Tanto che il Collegio Giudicante ha accolto gli appelli riuniti ed ha annullato le statuizioni di condanna rese in primo grado. Con la medesima pronuncia, inoltre, la Corte dei Conti ha condannato il Libero Consorzio Comunale (ex Provincia regionale) di Agrigento al pagamento delle spese di difesa sostenute dagli appellanti per entrambi i gradi di giudizio e liquidate nelle misure di complessivi 2.500 euro, in favore di D’Orsi, 2 mila euro in favore di Gennaro, e 1.500 euro in favore di Miccichè, tutti da maggiorarsi degli accessori di legge.
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