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Migranti, sciopero della fame sulla Moby Zazà e altri clandestini salvati: una donna partorisce in mare

Finita la quarantena dei migranti a bordo della nave Moby Zazà, ma inizia una protesta. Un gruppo di migranti, infatti ha iniziato lo sciopero della fame per i ritardi nei trasferimenti.

Secondo quanto si apprende dalle forze dell’ordine, la causa della protesta dei migranti è proprio il ritardo nel trasferimento dal mezzo in seguito alla conclusione del periodo di sorveglianza sanitaria e alla conferma, attraverso il tampone, della negatività al Covid-19.

Sembra che le difficoltà siano legate all’individuazione di una struttura dove trasferirli e questo ha creato un malcontento a bordo.

In queste ore, invece, è stato disposto anche il trasferimento di 72 immigrati dall’hotspot di Lampedusa. Arriveranno in serata a Porto Empedocle a bordo di un traghetto di linea. Nella struttura di contrada Imbriacola, secondo quanto riferiscono fonti delle forze dell’ordine, restano, al momento, poco meno di un centinaio di ospiti.

Intanto Alarm Phone ha lanciato l’allarme relativo a un gommone in difficoltà con 95 persone a bordo al largo della Libia. La comunicazione è stata raccolta dalla nave Mare Jonio della ong Mediterranea. Secondo quanto afferma la Ong, tra i migranti vi sono 8 bambini e 20 donne, una delle quali ha partorito sul gommone. «Ci stiamo dirigendo sull'obiettivo - spiega Mare Jonio - che si trova ora a 80 miglia da noi. Tutte le autorità sono informate. Vicino alla posizione del gommone operano mezzi di Irini tra cu la fregata italiana Bergamini».

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