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Fase 2 ad Agrigento, i controlli sulle strade non si fermano

Non soltanto nei centri urbani, ma anche lungo le principali strade statali, il traffico è evidente. Sono aumentate le attività lavorative aperte, ma ci sono anche molte più possibilità - in questa “fase 2” - di poter uscire da casa e spostarsi anche a distanza. I controlli, anche se d'ora in avanti sembra essere rimesso tutto al senso di responsabilità individuale, ci sono.

In particolar modo lungo le strade extraurbane dove continuano a piazzarsi le pattuglie della polizia Stradale di Agrigento, che è coordinata dal vice questore Andrea Morreale. Ma come sono andati questi due mesi di lockdown? E cosa accadrà d'ora in avanti almeno sul fronte controlli per il rispetto delle prescrizioni anti-Covid?

«Gli agrigentini hanno rispettato le misure di contenimento e le restrizioni inerenti la libertà di circolazione. Soltanto il cinque per cento circa è stato prima denunciato e poi sanzionato - ha spiegato, ieri, il dirigente della polizia stradale: vice questore Andrea Morreale - . E il fatto che si siano comportati bene lo dimostrano anche i numeri provinciali dei contagi. Le misure anti-Covid sono state, per la maggior parte appunto, rispettate e sono veramente servite».

Ma da lunedì tutto, o quasi, è cambiato. La “fase 2” ha rimesso in circolazione tantissima gente. Da un lato c'è l'inevitabile euforia per una sorta di libertà riconquistata, mentre dall'altro lato c'è preoccupazione per il rischio di una potenziale seconda ondata di contagi.

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