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Agrigento, sindacati e comitati contro il punto Covid all'ospedale

«No al punto Covid all'interno dell'ospedale «San Giovanni di Dio». Mentre la Cisl Fp Agrigento-Caltanissetta-Enna e più movimenti, ieri, manifestavano preoccupazione e lanciavano una petizione online, i confederali e l'arcidiocesi (che hanno composto il Cartello sociale) interrogavano - con una lettera aperta - l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, su quello che, in questa provincia, si sta facendo. Davanti all'ospedale di contrada Consolida, intanto, il personale della Protezione civile del Libero consorzio montava - insieme ai volontari dell'associazione Giubbe d'Italia di Santa Elisabetta - una tenda messa a disposizione dalla stessa associazione per effettuare i tamponi per il prelievo dei campioni biologici e la diagnosi del Coronavirus.

«Il terzo piano dell'ospedale San Giovanni di Dio è stato indicato come punto Covid, ma essendo una struttura monoblocco consentirebbe facili contaminazioni tra reparti - è stato scritto nella petizione online che mira a «creare un punto Covid in una struttura separata dall'ospedale» ha spiegato la segretaria della Cisl Fp Agrigento-Caltanissetta-Enna: Floriana Russo Introito.

L'Asp, anche sulla base di quanto è stato certificato dall'impresa che s'è occupata dei lavori, però ha garantito che non ci sarà commistione né da una stanza all'altra, né - meno che mai - da un reparto all'altro.

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