Se non possiamo fare grandi cose, possiamo fare piccole cose in modo fantastico. È un'eredità scritta di Martin Luther King che pare essere seguita alla lettera anche da Lucia Alessi e Michele Buscemi, cooperatori sociali, rispettivamente di Agrigento e Menfi, che a Canicattì hanno messo in piedi il Centro di prossimità «Walden», con il supporto della Fondazione Èbbene di Catania, un progetto sperimentale che sorge in più centri abitati d'Italia.
«Prima dell'emergenza Coronavirus, destinatari della nostra attività erano soggetti fragili o a rischio. Adesso, ci sono i «nuovi poveri». Persone che lavoravano alla giornata, senza percepire sostegni economici. Oggi non ce la fanno più» è la magra illustrazione di Lucia Alessi, assistente sociale da più di vent'anni.
«Un aspetto che ci scuote è la mortificazione di chi ci telefona ‒ prosegue l'operatrice‒, persone che non sono più nelle condizioni di permettersi beni alimentari». Perciò il Centro acquista e dona cibo a tutti loro.
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