A una svolta l’indagine sui fratelli di Canicattì Antonio e Giuseppe Maira, arrestati il 9 dicembre scorso per usura ed estorsione. I carabinieri della Compagnia di Canicattì e gli agenti della Squadra mobile di Agrigento, coordinati dal pm Elenia Manno, nel corso di una serie di perquisizioni hanno sequestrato più di 430 mila euro, trovati nella disponibilità dei due e custoditi dai loro familiari.
Le indagini, proseguite senza sosta dopo l’arresto di Giuseppe Maira (tutt'ora in custodia cautelare in carcere) e di Antonio Maira (agli arresti domiciliari), hanno ulteriormente aggravato il quadro accusatorio, aggiungendo elementi che hanno permesso agli investigatori di rintracciare il tesoro accumulato dagli indagati, costituito da denaro contante e buoni fruttiferi postali per un valore assolutamente ingiustificato in relazione ai redditi dimostrabili. Il gip ha così disposto il sequestro preventivo della somma scovata da polizia e carabinieri.
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