Convocata per lunedì mattina, al comune di Realmonte, una riunione operativa. Dopo il sequestro firmato dal procuratore Luigi Patronaggio, la Regione è stata nominata custode della Scala dei Turchi.
Un primo vertice, per definire gli ambiti di competenza dei vari uffici, si è già tenuto ieri a Palazzo Orleans. A presiederlo l'assessore regionale all'Ambiente Toto Cordaro. Presenti i dirigenti generali dei dipartimenti regionali Ambiente e Beni culturali, Beppe Battaglia e Sergio Alessandro.
Alla riunione di lunedì - cui seguirà un sopralluogo nell'area del litorale agrigentino - parteciperanno anche il capo della Protezione civile della presidenza della Regione Calogero Foti, il comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, Gennaro Fusco (delegato dal procuratore Luigi Patronaggio all'esecuzione del decreto di sequestro), il sindaco del comune di Realmonte, Calogero Zicari, oltre al dirigente regionale della Struttura territoriale dell'ambiente di Agrigento-Caltanissetta e al soprintendente ai Beni culturali di Agrigento, nominati custodi nel provvedimento giudiziario.
Per il procuratore capo di Agrigento non ci sono dubbi. «Noi riteniamo che tutto il sito sia demaniale - ha spiegato, ieri mattina, durante la conferenza stampa -, con qualche piccolo distinguo nel senso che la parte in basso riteniamo che sia un Demanio marittimo necessario, sostanzialmente l'arenile dove viene fatta la balneazione e dove i turisti prendono il sole, e anche la parte a monte fa parte del Demanio regionale».
"Non appena ci è stato notificato il decreto - evidenzia l'assessore Cordaro - ci siamo immediatamente attivati per coordinare gli interventi da effettuare. Il governo Musumeci ha sempre considerato prioritaria la tutela del bene rispetto ad ogni altro aspetto: la Scala dei Turchi, infatti, è un monumento che va ammirato e non calpestato, o peggio vandalizzato. Il provvedimento della magistratura non potrà che favorire questo percorso che mira a regolare la fruizione dell'area, coniugando il diritto del visitatore con la conseguente esigenza della salvaguardia del sito".
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