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Il bel tempo favorisce gli sbarchi, 16 migranti arrivano a Lampedusa

Foto di Mediterranean Hope

L'inverno non ferma l'ondata di sbarchi autonomi verso le coste siciliane. Complice certamente il clima mite di queste settimane, che favorisce le traversate in mare. Così anche a febbraio si registrano approdi di barchini e gommoni, spesso con un numero limitato di persone, soccorsi al largo dell'isola.

L'ultimo episodio questa notte a Lampedusa, dove è avvenuto l'ennesimo mini sbarco, intorno all’una e trenta. Sedici i migranti giunti autonomamente sull'isola, probabilmente provenienti dalla Libia. Fra loro due donne in gravidanza e sei bambini.

«Stanno tutti bene», rende noto lo staff di Mediterranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Un altro mini sbarco era avvenuto venerdì, sempre a Lampedusa, dove erano approdati sessanta immigrati, tra cui una donna. A soccorrere la «carretta» era stato un gommone della Guardia costiera. Il gruppo, una volta sbarcato, è stato poi trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola.

L'11 febbraio altri venti migranti che erano a bordo di un barchino in legno in mare da più di un giorno erano stati salvati dalla Guardia Costiera al largo di Lampedusa. L’imbarcazione era in difficoltà in acque Sar italiane. I migranti sono stati trasbordati su una motovedetta e sbarcati a Lampedusa in cooperazione con la Guardia di Finanza.

Mentre giovedì 13 febbraio al porto di Messina è approdata la nave spagnola 'Aita Mari' con 158 migranti a bordo soccorsi nei giorni precedenti in due operazioni di salvataggio. La nave ong spagnola aveva prima recuperato 93 persone, tra cui 16 donne di cui 3 incinte, e 24 minori tra cui 12 bambini. Successivamente un secondo barcone alla deriva, con altre 65 persone a bordo.

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