È di nuovo allarme nella contrada San Calogero, a Sciacca. A un chilometro dalla Basilica che è meta, ogni giorno, di un gran numero di fedeli, ci sono rifiuti ammassati sui cassonetti e sparsi per terra. In questa zona non viene effettuato il porta a porta e sono rimasti i cassonetti. La situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi giorni. È in questa zona e nell'area portuale che non si riesce a risolvere il problema colpendo chi ha trasformato due tra i luoghi più belli della città in discariche a cielo aperto.
Un esposto, accompagnato dalla documentazione fotografica sullo stato di degrado in cui versa l'area portuale di Sciacca per il continuo abbandono dei rifiuti, sarà presentato alla Procura della Repubblica di Sciacca dal sindaco, Francesca Valenti, e dal comandante del Circomare, tenente di vascello Giuseppe Giannone. Così è stato annunciato nei giorni scorsi.
L'Ufficio Circondariale Marittimo ha rafforzato i controlli e predisposto anche un sistema di verifica dello smaltimento rifiuti per le unità di pesca e per quelle da diporto che sono, complessivamente, circa 500. Il problema principale, però, attualmente, è rappresentato da chi arriva nell'area portuale e abbandona i rifiuti.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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