La Regione pubblica la manifestazione d'interesse per la ricerca di un privato che gestisca il patrimonio delle terme, che faccia ripartire una macchina spenta già da anni. E lo fa nel momento in cui a Sciacca si concretizzano alcune iniziative che da un lato vogliono essere da stimolo alla stessa Regione a fare presto e dall'altro forniscono strumenti operativi.
La manifestazione d'interesse, per il futuro affidamento in concessione del compendio immobiliare,che precede il bando, emanato dalla Regione e dal Comune che è il concessionario, non comprende le stufe di San Calogero, ma l'assessore comunale al Turismo, Sino Caracappa, ha fatto sapere ieri di avere appreso che «a brevissimo sarà emanato un addendum collegato alla manifestazione d'interesse in cui i soggetti titolati delle Terme, la Regione proprietaria e la Terme spa in quanto usufruttuaria, con le stufe che saranno a disposizione degli interessati».
Il comitato civico Patrimonio Termale Sciacca ha esposto, durante una conferenza stampa, dieci, tra proposte e interrogativi, che espone in una lettera che ha preparato per essere inviata all'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao. Per il comitato ci sono alcuni nodi da sciogliere.
L'articolo di Giuseppe Pantano nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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