Recuperate le prime sette salme dei migranti individuati due giorni nei fondali del mare di Lampedusa, a 60 metri di profondità, 6 miglia a sud dell’isola. In azione i sommozzatori della guardia costiera. C'è anche il corpo di un bimbo. I cadaveri sono stati trasferiti sul molo Favarolo da una motovedetta della Guardia costiera. Nelle ore successive al naufragio, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, erano stati recuperati i corpi di 13 donne; 22 i superstiti, ma per alcuni di loro erano oltre 50 le persone a bordo.
Dopo avere individuato il relitto del barchino grazie ad un robot subacqueo in dotazione alla guardia costiera, è stato possibile scattare le prime fotografie e registrare un video; impressionante la scena: almeno 12 i corpi incastrati nel barchino e intorno al natante, tra cui quelli di una giovane donna con un piccolo accanto. Oggi, dopo le fasi preparatorie, sono iniziate le operazioni di recupero da parte dei sommozzatori della guardia costiera: al Nucleo Sommozzatori della Guardia costiera di Messina si sono uniti i Nuclei di Cagliari e Napoli.
Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella.
Caricamento commenti
Commenta la notizia