«Vengo a trovarti e ti butto l'acido in faccia, così ti sfregio a vita». Otto mesi dopo i fatti, il venticinquenne Alessandro Rizzo, che, in effetti, sembrava intenzionato a farlo sul serio visto che era sul pullman, partito da Agrigento con destinazione Roma, dove l'ex compagna, di due anni più grande, si era trasferita insieme al loro figlio, finisce a processo.
Il gup Stefano Zammuto, ieri mattina, lo ha ammesso al giudizio abbreviato, come chiesto dal difensore, l'avvocato Calogero Lo Giudice in seguito alla decisione del gip di disporre il rito immediato.
Lo stesso giudice ha ammesso la costituzione di parte civile della presunta vittima delle persecuzioni e dell''associazione «Insieme a Marianna», nata per ricordare la figura di Marianna Manduca, assassinata dall'ex marito nonostante l'avesse denunciato numerose volte. La richiesta di costituzione in giudizio era stata avanzata all'udienza precedente dall'avvocato Consuelo Alonge e ieri mattina è stata ammessa.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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