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Stalking a Canicattì, la vittima conferma: "Mi ha perseguitata"

«Non si è rassegnato alla fine della nostra relazione e ha iniziato a perseguitarmi, in una circostanza ha abusato di me quando ci trovavamo in auto». La ragazza, che nei mesi scorsi ha denunciato il suo ex fidanzato facendolo finire agli arresti domiciliari, conferma le accuse anche in aula.

Lo ha fatto nel corso dell'incidente probatorio, ieri mattina, davanti al gip Stefano Zammuto dove la sua testimonianza è stata, quindi, «cristallizzata» e sarà pienamente utilizzabile al processo. Il ventottenne, lo scorso 28 agosto, è finito ai domiciliari con le accuse di stalking e violenza sessuale.

All'inizio del mese, sostiene l'accusa, l'avrebbe raggiunta nei pressi del luogo di lavoro della ragazza, a Canicattì, e avrebbe abusato di lei. L'avrebbe attesa e poi, forse con una scusa o forse chiedendo una chiacchierata chiarificatrice, ha convinto la ragazza, di qualche anno più giovane, a salire in macchina.

Ed è proprio sull'autovettura - sostiene l'accusa - che avrebbe abusato della sua ormai ex fidanzata alla quale sarebbero state pronunciate frasi del tipo: «Tu sarai sempre mia!». La testimonianza della ragazza, in contraddittorio fra le parti, come una vera e propria anticipazione del processo, è stata acquisita senza grosse novità rispetto a quanto dichiarato in precedenza agli inquirenti.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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