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Ocean Viking, l'Italia assegna un porto sicuro per gli 82 migranti: è Lampedusa

Migrant Ocean Viking

Lampedusa porto sicuro. Lo hanno assegnato le autorità italiane alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo, che ora si sta dirigendo verso l'isola.

I migranti sono attesi nel pomeriggio sull'isola. Il gruppo verrà trasferito all'hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono soltanto 2 persone, non trasferite nei giorni scorsi per un problema sanitario: hanno un principio di scabbia e vengono tenute sotto cure mediche. Tutti gli altri immigrati presenti nella struttura, nel corso della settimana sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle.

Nelle scorse ore, una nota di Palazzo Chigi aveva parlato di "sollecita soluzione" per la Ocean Viking, in attesa di un adeguato numero di Paesi Ue 'volenterosi' disponibili a prendersi una quota dei salvati. Le offerte più consistenti sono arrivate da Germania e Francia, ognuna pronta a farsi carico del 25% di coloro che sbarcano in Italia.

Il premier Giuseppe Conte ha ribadito la sua linea. "A me - ha spiegato - non interessa la propaganda ma non transigo sulla politica di rigore nel contrasto del traffico illecito. Per il resto i problemi cercheremo di risolverli in poco tempo anziché in 20 o 30 giorni".

Sos Mediterranee, che noleggia la Ocean Viking con Medici Senza Frontiere, esprime il suo sollievo per l'assegnazione di un place of safety da parte delle autorità italiane sei giorni dopo il soccorso. Ancora una volta una coalizione di Stati europei ha fornito una soluzione ad hoc per lo sbarco dei naufraghi. "Aver ricevuto un porto sicuro è una buona notizia - dichiara Nicola Stalla, coordinatore dei soccorsi sulla Ocean Viking - Ma dovere aspettare da qualche giorno a qualche settimana non è accettabile. Chiediamo agli Stati europei di creare un meccanismo efficace, coordinato e prevedibile, che garantisca orti sicuri per sbarcare le ersone soccorse in mare."

L'indicazione di un place of safety risponde alla legislazione internazionale che stabilisce che coloro che sono soccorsi in mare siano velocemente sbarcati in un luogo in cui la loro sicurezza sia garantita e che i loro bisogni fondamentali siano soddisfatti. "Per le persone che sono fuggite da circostanze disperate nei loro Paesi e sofferto terribili abusi in Libia, la sicurezza non arriva mai abbastanza presto", dice Erkinalp Kesikli coordinatore di MSF su Ocean Viking.

Sos Mediterranee sostiene fermamente che i valori umanitari debbano essere difesi dagli Stati membri dell'EU e che debba essere trovata una risposta umanitaria alla crisi in atto nel Mediterraneo centrale.

Sos Mediterranee sollecita gli Stati europei affinché rispondano all'urgente necessità di assetti search and rescue nel Mediterraneo centrale; stabiliscano un meccanismo di sbarco coordinato, condiviso e sostenibile che garantisca la salvaguardia di vite umane; pongano termine alla criminalizzazione delle ONG operano nel Mediterraneo.

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