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Il parco dei Monti Sicani: la Regione annulla l'Ente

Monti Sicani

Dopo l'ennesimo pronunciamento del Tar che a fine giugno aveva ritenuto illegittimo il decreto di costituzione del Parco dei Monti Sicani che abbraccia le province di Agrigento e Palermo, l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha deciso di annullare l'atto, sciogliendo così l'ente regionale.

Al fine di garantire la tutela dell'enorme patrimonio arboreo e naturalistico, comunque, si provvederà a ricostituire, viene spiegato nel decreto, le riserve naturali orientate di monte Cammarata, monte Carcaci, monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, monte Genuardo e Santa Maria del Bosco.

I comuni interessati sono dodici: Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana Palazzo Adriano, Prizzi, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquinia, Sambuca di Sicilia. «Si deve lavorare adesso - ha detto ieri il sindaco di Bivona Milko Cinà - per istituire nuovamente il Parco coinvolgendo tutti gli attori del territorio, l'amministrazione comunale e le attività produttive altrimenti avremo sempre problemi. Occorre che tutto venga regolamentato al meglio con le norme giuste visto che quelle precedenti non erano corrette, tant'è che il decreto d'istituzione è stato impugnato tre volte. L'auspicio è che al più presto si possa ricostituire il Parco dei Monti Sicani su cui puntiamo molto per il rilancio turistico ed economico del territorio, ma è necessario stavolta fare attenzione a non danneggiare le attività produttive».

 

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