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Ribera, "no" alla plastica in mare. Arriva una barriera alla foce del Platani

Scatta l'operazione "blocca plastica" alla foce del Platani. L'intervento prevede l'installazione di una "barriera anti-marine litter" in prossimità della foce, che sarà impiantata dalla società Castalia Operations Srl, per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e, per quanto riguarda le plastiche, procedere al recupero prima che le stesse vengano riversate in mare.

È il primo progetto del genere in Sicilia, il secondo in Italia dopo quello lungo il fiume Po, a Ferrara. È stato presentato ieri, nella sala dei sindaci del palazzo comunale di Ribera, il progetto «Halykòs» per la prevenzione ambientale e la valorizzazione della foce del fiume Platani promosso dall'associazione ambientalista Marevivo di Agrigento e realizzato con il sostegno della fondazione "Con il Sud" nell'ambito del Bando Ambiente 2018. Sostengono il progetto in qualità di partner, oltre al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e la società Castalia Srl, i comuni di Ribera e Cattolica Eraclea, la cooperativa sociale Arcobaleno di Sciacca, gli istituti comprensivi "Contino" di Cattolica Eraclea, "Navarro" e "Crispi" di Ribera.

"La barriera antiplastica che sarà installata - ha spiegato Lorenzo Barone direttore tecnico della Castalia Operations - permetterà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno, cioè tutta la plastica galleggiante, impedendo che la stessa raggiunga il mare. La plastica recuperata potrà quindi essere gestita come rifiuto, riciclata o smaltita. Fermare la plastica prima che giunga in mare è estremamente importante, perché in mare risulta quasi impossibile recuperarla, ed ancora perché quando penetra nell'acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, inserendosi così nella catena alimentare".

"La riqualificazione, valorizzazione della riserva della foce del Platani e la promozione del territorio interessato è un ulteriore obiettivo del progetto oltre alla riduzione e alla prevenzione dell'inquinamento, una strategia di marketing territoriale che sarà messa in atto e dalla quale ci si attende un concreto sviluppo socio-economico locale", ha detto Fabio Galluzzo delegato regionale di Marevivo Onlus.

"Da tantissimi anni operiamo nelle aree della riserva, promuovendo giornate ecologiche, manifestazioni culturali e visite didattiche, rilevando nel contempo il degrado che negli anni è aumentato a dismisura e la quantità spropositata della plastica trascinata dal fiume al mare. Speriamo di poter coinvolgere tutti i sindaci dei comuni interessati, indurli a creare una rete locale che li impegni a introdurre misure idonee a ridurre l'uso della plastica e avviare un corretto smaltimento".

Già dai primi di giugno partirà la selezione di dieci giovani che saranno formati per sostenere Marevivo nella realizzazione di nuovi servizi da proporre all'interno della riserva, ieri è stato lanciato il bando, per le modalità di partecipazione consultare il sito www.siciliamarevivo.it).

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