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Sea Watch al largo di Lampedusa, le chiese evangeliche: "Accogliamo noi i migranti a bordo della nave"

La Sea watch al largo di Lampedusa

Le chiese evangeliche pronte ad accogliere i migranti a bordo della Sea Watch, attualmente al largo di Lampedusa e in attesa di indicazioni.

"Mettiamo a disposizione le nostre strutture di accoglienza in Italia e le relazioni con le chiese sorelle d'Europa per approntare un piano di ricollocazione in Europa di una quota dei migranti soccorsi dalla Sea Watch", dice il pastore Luca M. Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. A bordo della nave ci sono 47 migranti.

"Accogliere i migranti in fuga dalle persecuzioni - continua - è dovere civile di ogni democrazia; ma per noi evangelici è anche un servizio al prossimo radicato nella tradizione biblica e un imperativo della nostra fede. Tutte le chiese che compongono la Fcei hanno solide relazioni con le loro sorelle in Europa, molte delle quali sono attivamente impegnate in programmi d'accoglienza dei migranti. Siamo convinti che la collaborazione tra governi nazionali, istituzioni europee e società civile sia essenziale per la costruzione di una politica di accoglienza efficace e rispettosa dei diritti umani".

La nave è ancora in rada a Lampedusa, è si annuncia una domenica di confronto duro all’interno del governo italiano. La ong tedesca ha segnalato ieri uno "stato di emergenza" a bordo, e attende "istruzioni" dal governo italiano, che sembra, invece, paralizzato da un nuovo braccio di ferro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio a una settimana da cruciali elezioni europee.

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