I cumuli di rifiuti abbandonati a macchia di leopardo in ogni quartiere, periferia e nelle campagne di Canicattì si misurano ormai in altezza e superficie lasciando alle discariche di conferimento la quantificazione in tonnellate di rifiuti indifferenziati il cui costo di trattamento lievita in maniera esponenziale.
Dopo l'entusiasmo iniziale e la mal pagata fiducia nei cittadini e nell'efficienza del nuovo servizio il sindaco Di Ventura ed il suo assessore di riferimento per i rifiuti, l'agronomo Roberto Vella, non sembrano riuscire più incidere nel tentativo di raddrizzare una situazione disperata.
I cittadini ormai sono insofferenti verso le restrizioni di un servizio che non funziona, che assomma ritardi ed inosservanza dei turni cui per rimediare si finisce per effettuare la raccolta anche nei giorni in cui non è prevista.
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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