«Vengo a trovarti e ti butto l'acido in faccia, così ti sfregio a vita». Il venticinquenne Alessandro Rizzo, in effetti, sembrava intenzionato a farlo sul serio visto che era sul pullman partito da Agrigento con destinazione Roma, dove l'ex compagna, di due anni più grande, si era trasferita insieme al loro figlio, dopo avere allacciato una nuova relazione per tentare di sottrarsi alle persecuzioni del suo ex.
Tre mesi dopo l'arresto, il gip Francesco Provenzano ha disposto il giudizio immediato: il giovane, imputato di stalking, andrà direttamente a processo senza neppure passare dall'udienza preliminare. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per l'8 luglio davanti al giudice Giuseppa Zampino.
Il suo difensore, l'avvocato Daniele Re, entro quindici giorni potrà chiedere il giudizio abbreviato o il patteggiamento. In entrambi i casi la pena sarebbe ridotta di un terzo, per l'applicazione della pena - che va sempre sottoposta al vaglio del giudice che la deve ratificare - serve anche il consenso del pubblico ministero.
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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