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Favara, amianto, ingombranti e rifiuti: presentato esposto

Sorta intorno agli anni ottanta del secolo scorso sul tracciato di una vecchia strada ferrata (non più in funzione dal 1961), via Olanda, e in particolar modo la zona che degrada a valle, da qualche decennio è fuori controllo essendo diventata ricettacolo di materiali di risulta, mobili ingombranti, recipienti di amianto. Un vero immondezzaio a cielo aperto.

A ciò si aggiunga anche la presenza di scoli fognari che ammorbano l'aria rappresentando essi stessi un rischio per la salute pubblica. Non sono mancate nel passato le proteste degli abitanti del quartiere con delle bonifiche di tanto in tanto effettuate. Ma oggi la situazione è esplosiva anche per la presenza di una scuola, l'istituto comprensivo «Falcone e Borsellino», e della nuova caserma dei Carabinieri.

A cercare di smuovere le acque, visto il perdurare di una situazione ai limiti della decenza, è Legambiente Sicilia con il suo direttore Claudia Casa e con il componente del direttivo del «Circolo Rabat» Marco Interlandi. Con un esposto indirizzato al sindaco di Favara Anna Alba, al dirigente dell'Utc, a Girgenti Acque, gestore del servizio idrico integrato, l'associazione ambientalista segnala la situazione di persistente e diffuso degrado e i conseguenti gravi rischi per l'incolumità e la salute pubblica riscontrate nelle aree a valle dell'abitato di Favara, in particolare nella zona di via Olanda e strade limitrofe.

L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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