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Sciacca, protestano i pescatori: "Chiediamo la regolamentazione del settore"

Lamentano un'«importazione selvaggia» del pescato, disposizioni normative che penalizzano le piccole marinerie, un sistema che non consente loro di svolgere serenamente l'attività di pesca in un periodo in cui il prezzo del pescato è crollato. Tutto questo ha portato, ieri, la marineria di Sciacca a fermarsi partecipando allo sciopero indetto dall'Unione Pescatori Italiani.

«Chiediamo una regolamentazione seria del settore da svolgere con chi è veramente competente della materia - dice Pasquale Giorgio Giunta, dell'Upi - in un momento in cui ci sono regole che penalizzano il settore. Bisogna procedere a una revisione che elimini le sanzioni che tolgono i punti alla licenza di pesca. Una cosa sono le ammende e altra cosa i punti alla licenza che minano la stessa attività di pesca. Poi bisogna bloccare l'importazione selvaggia spacciata per prodotto nazionale». Per Giuseppe Sclafani, armatore di Sciacca, «gli armatori ormai vanno al lavoro con il timore di subire danni enorme». Accursio Sabella, altro armatore: «Noi non siamo stupidi anche se negli anni abbiamo abboccato a false promesse che non hanno portato a una soluzione dei problemi».

L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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