Torna a fare sentire la propria voce Don Franco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, che stanotte, dinanzi la chiesa di San Domenico in piazza Pirandello, ha parlato di "promesse disattese" che si traducono "nella ricerca del profitto personale, o di congreghe e clientele varie, nel malaffare dei mafiosi, negli intrallazzi della corruzione, nei cavilli procedurali di una lenta, lentissima e paralizzante burocrazia".
Ci va giù pesante e parla di una terra, quella di Agrigento, abbandonata, con poveri, giovani senza futuro, edifici che "si sgretolano e cadono a pezzi nei centri storici", un "territorio che si spopola" e "un'emorragia da emigrazione".
Montenegro, dopo la processione serale del venerdì Santo, come riporta il Giornale di Sicilia in edicola, pone l'attenzione su Agrigento e su cosa affligge una terra di "promesse disattese".
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