Le condanne, per due imputati, sono pure superiori di quelle proposte dal pubblico ministero all'udienza precedente anche se, per l'unico palermitano coinvolto nell'inchiesta è stata decisa l'assoluzione.
La sentenza del processo a carico dei componenti della presunta banda che avrebbe razziato ville, appartamenti e persino chiese è stata emessa ieri mattina attorno alle 14. Il giudice dell'udienza preliminare Stefano Zammuto, in tutto, ha deciso quattro condanne e un'assoluzione.
La pena più alta - 5 anni e 8 mesi di reclusione - è stata inflitta a Franco Lo Manto, 45 anni; 5 anni e 6 mesi a Ignazio Rallo, 37 anni; tre anni e due mesi ciascuno a Roberto Onolfo e Francesco Orlando, entrambi di 26 anni; tutti palmesi. Assoluzione per Nunzio Compagnone, 38 anni, di Palermo. Il pubblico ministero Elenia Manno, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna di tutti. La pena più alta - 5 anni e 4 mesi di reclusione - era stata proposta per Rallo, 4 anni e 4 mesi per Lo Manto, 3 anni e 4 mesi per Onolfo e Orlando e un anno e otto mesi per Compagnone. Le condanne decise dal giudice sono ridotte di un terzo per effetto del giudizio abbreviato.
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia