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"Non c'è stata alcuna imperizia", assolti 4 medici e un infermiere ad Agrigento

Assoluzione per non avere commesso il fatto. Secondo il giudice monocratico di Caltanissetta, Santi Bologna, i quattro medici e l'infermiere dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, accusati di avere provocato gravi lesioni a un magistrato onorario (per questo il processo si è celebrato al tribunale nisseno), non hanno alcuna responsabilità. Si tratta dei chirurghi ginecologi Gianfranco Raccuia, Maria Rita Falco Abramo ed Elisa Giglia, dell'infermiere professionale Calogero Paci e dell'anestesista Rosa Costa.

Erano accusati di lesioni personali colpose per avere posizionato la piastra dell'elettrobisturi alla paziente in maniera inadeguata, «con imperizia e inosservanza dei protocolli medici», provocando un malfunzionamento che ustionò la donna ad un piede.

La paziente, il 3 maggio del 2013, fu sottoposta a un intervento chirurgico per una gravidanza extrauterina. L'operazione, da un lato, riuscì perfettamente perché alla donna fu salvato l'organo riproduttivo. L'indomani, però, la donna si accorse di avere subito gravi ustioni a un piede che le provocarono difficoltà anche per deambulare per un lungo periodo, superiore ai quaranta giorni.

L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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