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Frana del costone di Porto Empedocle, le famiglie non tornano a casa

Il costone di contrada Vincenzella a Porto Empedocle continua a sbriciolarsi. Le dieci famiglie sgomberate - per un totale di 30 empedoclini - non potranno tornare nelle loro case: nella palazzina Ovest del complesso «Arcadia» - se prima non ci saranno degli interventi di messa in sicurezza del pendio.

Due gli step previsti - dei quali si è discusso anche nel vertice tecnico, convocato dal prefetto di Agrigento Dario Caputo, - per fronteggiare l'emergenza. Intanto dei lavori in somma urgenza per garantire sicurezza e poi un progetto, che tenga conto delle ultime evoluzioni statiche, per porre fine a smottamenti e frane.

«Abbiamo valutato tutto, partendo da quello che è necessario fare immediatamente - ha spiegato ieri il prefetto Dario Caputo, a margine del vertice, - . Per gli interventi di somma urgenza il Comune di Porto Empedocle non ha risorse. Ha dunque già chiesto 300 mila euro proprio per questi interventi ma il sindaco avanzerà anche le necessarie richieste al presidente della Regione, che è anche commissario per il dissesto idrogeologico, per realizzare, ad ampia scadenza, degli interventi di maggiore incisività. Intanto però bisogna, con i lavori di messa in sicurezza, permettere alle persone di rientrare a casa e non stare con il patema d'animo. Non siamo riusciti a definire quanto tempo servirà per il rientro a casa delle famiglie evacuate».

L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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