"Mi ha minacciato con la pistola puntandomela in direzione della faccia, la sua compagna gli diceva di lasciar perdere e lui le ha intimato di stare zitta perché mi avrebbe ammazzato".
Il trentaquattrenne Gaetano Licata, di Villaseta, condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione «Nuova Cupola» con l'accusa di essere un affiliato della cosca di Porto Empedocle, finisce ancora a processo con l'accusa di avere minacciato con una pistola l'ex suocero col quale i rapporti, in seguito alla separazione dalla figlia, si erano deteriorati. Ieri l'uomo ha raccontato l'aggressione.
"Era in auto con la sua nuova compagna, quando mi ha visto ha impugnato la pistola e me l'ha puntata. La donna che era accanto a lui gli ha detto di lasciar perdere e lui ha insistito dicendole che mi avrebbe ammazzato".
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia