Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I 5 Stelle al fianco dell'ex imprenditore bivonese Cutrò: "Fermare questa ingiustizia"

Ignazio Cutrò e Piera Aiello

«A causa di una spirale di ritardi burocratici, le cartelle di Ignazio Cutrò non sono state bloccate. Dopo essersi ribellato al pizzo, adesso lo Stato deve fare il proprio dovere: presenterò tutti gli atti necessari per bloccare questa ingiustizia. È necessario fare capire agli imprenditori che si può sopravvivere anche denunciando il pizzo e che testimoniando si può continuare a lavorare senza fallire».

Così il deputato del Movimento 5 Stelle Filippo Perconti risponde all'ennesima disperata richiesta d'aiuto dall'ex imprenditore bivonese che rischia di vedersi pignorare la casa e un quinto dello stipendio.

Il parlamentare, anche lui della «città della pesche», chiede sostanzialmente di bloccare la cartella da 39 mila euro, da pagare in questi giorni, notificata da Riscossione Sicilia ad Ignazio Cutrò, teste chiave dell'operazione antimafia «Face off» nella Bassa Quisquina, oggi non più imprenditore ma impiegato negli uffici di Bivona del dipartimento Acqua e rifiuti grazie a una legge regionale che ha permesso le assunzioni dei testimoni di giustizia in Sicilia.

L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

Caricamento commenti

Commenta la notizia