I giudici della sezione civile della Corte di appello di Palermo hanno confermato la condanna nei confronti del Comune di Agrigento e di cinque emittenti radiotelevisive citati in giudizio da una famiglia che li accusava di avere consentito l'emissione di onde elettromagnetiche con valori superiori ai limiti di legge.
I giudici, che hanno stabilito il diritto al risarcimento di complessivi 38 mila euro, hanno ritenuto che «la condotta delle emittenti è stata illecita, come quella del Comune che ha omesso di esercitare i poteri di controllo e vigilanza previsti dalla legge».
Secondo la Corte la presenza delle antenne nella zona della Rupe Atenea, a poche decine di metri da condomini molto popolosi, un istituto comprensivo (materna, elementare e media), un liceo classico e, soprattutto, l'avere consentito un'emissione superiore ai limiti di legge, ha ingenerato in Salvatore Linguanti, che da una quindicina di anni sta portando avanti questa battaglia, e alla sua famiglia, «un evidente danno morale».
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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