Sarà sciopero ad oltranza. Dopo l’astensione dal lavoro concordata e proclamata dalle sigle sindacali per la giornata di lunedì, ieri mattina, i netturbini – in servizio per conto della Realmarina – hanno, arbitrariamente e autonomamente, incrociato le braccia.
È saltata dunque, per la seconda giornata consecutiva, la raccolta dei rifiuti e Porto Empedocle – invasa da sacchetti, mastelli ricolmi e immondizia accatastata – rischia di trasformarsi, come è già accaduto in passato, in una vera e propria discarica a cielo aperto.
Alla base della vertenza c’è sempre, e soltanto, il ritardo – da parte del Comune – nei pagamenti delle fatture alla Realmarina che, a loro volta, deve pagare gli operatori ecologici. Il sindaco di Porto Empedocle, ieri sera, ha firmato – per evitare rischi sanitari - l’ordinanza che vieta temporaneamente il conferimento dei rifiuti.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia