Un popolo intero ha reso ieri l’ultimo saluto ad Alessio Airò, il fisioterapista trentenne conosciuto e apprezzato da tutti in paese, che amava le moto e la pesca e che ha trovato tragicamente la morte alla vigilia di Capodanno lungo la strada provinciale 70, a Sambuca di Sicilia.
Alessio era in sella alla sua moto Ducati quando è caduto sbattendo il capo: è morto nonostante il casco; si trovava su quella strada con un altro motociclista che era poco distante. Nessun altro mezzo coinvolto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Sambuca di Sicilia. Quando il giovane siculianese è arrivato con un’ambulanza del 118 all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non c’era più nulla da fare.
Ieri, in una chiesa Madre gremita, i funerali sono stati celebrati da don Aldo Sciabbarrasi che è stato, fino a poco tempo fa, parroco a Siculiana e che conosceva bene il giovane fisioterapista siculianese che ha ricordato come «un bravo ragazzo e un serio professionista riservato, altruista ed apprezzato da tutti, un giusto che muore prematuramente, che lascia un grande vuoto nella famiglia e in tutta la comunità».
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia