
Il 2018 è stato l’anno della svolta sul fronte del contrasto all’abusivismo edilizio. Sono in tutto oltre una settantina gli immobili costruiti negli anni senza licenza edilizia e per lo più nelle zone a vincolo di inedificabilità assoluta, cioè a meno di 150 metri dalla battigia, che sono stati abbattuti con le ruspe attivate dal Comune, che nel 2015, con l’allora sindaco Angelo Cambiano aveva aderito al protocollo di legalità della Procura di Agrigento.
In questi giorni, giusto il tempo di far trascorrere le vacanze natalizie e di fine anno, le ruspe del Consorzio Conpat di Roma si somno fermate.
L’impresa si è aggiudicata l’appalto del Comune, per un periodo di due anni, in modo da completare l’elenco degli abbattimenti che è composto da 219 villini da radere al suolo. E siamo già vicini all’obiettivo visto che per completare questa lista mancano all’appello una cinquantina di immobili.
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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