I giudici del tribunale del riesame di Palermo rigettano la richiesta di scarcerazione per l'imprenditore Giuseppe Burgio, 54 anni, finito in carcere il 27 ottobre del 2016 e poi, dallo scorso primo marzo, ai domiciliari.
Viene così confermata la detenzione a casa; i giudici, dopo che la Cassazione per la seconda volta avevano ordinato di esaminare meglio alcuni aspetti, hanno respinto la richiesta del difensore Carmelita Danile e confermato la misura cautelare nei confronti dell’ex “re dei supermercati” come era stato soprannominato prima dell’arresto per il crack e della condanna a 8 anni di reclusione.
L’avvocato aveva più volte insistito per la revoca della misura detentiva facendo presente che non ci poteva essere più "alcuna esigenza cautelare visto che il procedimento è già arrivato alla fase di appello e l'imputato non ha da anni alcuna disponibilità dei beni aziendali".
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