«L'assunzione della moglie del maresciallo dei carabinieri Antonio Arnese, all'epoca comandante del nucleo ispettorato del lavoro, fu barattata con un'ispezione blanda all'istituto di formazione Ecap. La donna, in cambio del controllo volutamente lacunoso, fu assunta alle dipendenze di un altro istituto, Casa Amica, visto che il presidente era sempre l'avvocato Ignazio Valenza».
Dalle premesse ai fatti: il pubblico ministero Chiara Bisso ha chiesto la condanna per corruzione di Arnese e Valenza: 3 anni e 6 mesi di reclusione per entrambi. Valenza, per il pm, è colpevole anche di calunnia ai danni della collega Laura Grado, che sarebbe stata accusata falsamente di avere violato la corrispondenza dell'istituto nell'ambito di un contenzioso che gestiva professionalmente per conto di alcuni lavoratori.
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