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Emigrato da Grotte a Vicenza, poi la morte a Genova: ecco chi era Vincenzo Licata

Vincenzo Licata, foto ecovincentino.it

Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha espresso le proprie condoglianze e quelle dell’intera città berica alla famiglia di Vincenzo Licata, camionista siciliano che viveva da anni a Vicenza e tra le 39 vittime del crollo del Ponte Morandi, mettendosi a disposizione per ogni tipo di aiuto. Licata, autotrasportatore di 58 anni, originario di Grotte, era sposato e padre di due figli maggiorenni. Si era trasferito in Veneto da molti anni con la sua famiglia, in cerca di lavoro. Dopo aver svolto altre attività, si era messo in proprio avviando una piccola azienda di autotrasporto. L’altro ieri era alla guida di mezzo di sua proprietà quando è avvenuta la tragedia a Genova.

La sua casa, nel quartiere di Santa Bertilla, nella zona ovest della città, è chiusa in quanto i congiunti stanno raggiungendo in queste ore il capoluogo ligure per i funerali di Stato, previsti nel fine settimana.

«Nella drammatica contabilità delle persone scomparse nell’immane tragedia di Genova viene confermato il nome di una vittima veneta. Si tratta di un autotrasportatore vicentino, di origine siciliana, uno di quegli immigrati che ha scelto la nostra regione per lavorare e dare una prospettiva alla propria vita». Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda Vincenzo Licata.

«Rivolgo il mio pensiero in queste ore al dolore di un’intera famiglia - afferma Zaia - alla quale indirizzo i sensi del mio più vivo cordoglio. Credo che in tragedie come questa non occorrano parole di circostanza. Sappiano comunque i congiunti che anche la Regione Veneto è al loro fianco, che possono contare su di noi e che anche da parte mia giunge forte una domanda di verità su quanto accaduto e di giustizia per le vittime, per i feriti, per una città e per un’intera nazione. Quanto accaduto a Genova non può restare confinato a un semplice episodio».

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