
Nel comprensorio agrigentino che parte da Ribera e dai comuni di quella zona, attraversa Sciacca e si estende fino al versante Belicino sono oltre un migliaio i lavoratori, extracomunitari, irregolari che vengono impiegati in agricoltura. La Cgil vuole dare un contributo alla soluzione del problema anche a salvaguardia delle imprese, i cui titolari rischiano gravissime conseguenze penali, e dei Comuni «visto che, come si è avuto modo di verificare, si creano accampamenti di questi lavoratori in alcune zone delle città».
Lo rileva Franco Colletti, segretario circondariale della Cgil di Sciacca, che ha messo a punto un protocollo d’intesa da sottoporre ai sindaci.

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