
PALERMO. "Assolto dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso". Lo precisa l'avvocato Giacinto Paci a proposito di Vincenzo Leone, erroneamente considerato - in un precedente articolo - “appartenente alla famiglia mafiosa di Canicattì”.
Il nome di Leone emerge nell'ambito del maxi sequestro all'imprenditore Calogero Romano, titolare di numerose aziende che operano nel campo delle telecomunicazioni e della fibra ottica, nel settore edile ed anche di un autodromo, ritenuto colluso con la mafia agrigentina.
Romano avrebbe fornito alle aziende riconducibili a Angelo Di Bella e Vincenzo Leone, il calcestruzzo necessario alla realizzazione dei lavori di costruzione del noto centro commerciale “Le Vigne”, tra le città di Agrigento e Caltanissetta.
Su Leone, l'avvocato Paci comunque puntualizza che il suo "cliente è stato assolto dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso con Sentenza della Cassazione Sezione I Penale, n. 19624 del 24 gennaio 2017 che ha escluso la partecipazione dello stesso all'associazione a delinquere denominata Cosa nostra".
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